Emiliana Meleo

Articolo del 11-10-2022

Le parasonnie sono dei comportamenti involontari che possono sopraggiungere mentre si dorme e che fanno parte dei disturbi del sonno. Con questo termine si intende una serie di manifestazioni molto varie: ciascuna tipologia presenta cause e rimedi specifici.

Parasonnie: che cosa sono e come si manifestano

Con parasonnie si intende una serie di comportamenti involontari che si verificano mentre ci si addormenta o mentre si dorme, ma che talvolta possono interessare anche la fase del risveglio. Questi comportamenti possono disturbare il sonno di chi ne soffre o infastidire chi gli dorme accanto.

Le parasonnie rientrano di diritto nella schiera dei disturbi del sonno e si caratterizzano come fenomeni a cadenza periodica: possono essere considerati dei comportamenti indesiderati e anomali.

Le parasonnie trovano origine nel sistema nervoso centrale e finiscono poi con l’attivare altri sistemi del nostro organismo, tra cui:

  • Il sistema motorio
  • Il sistema nervoso autonomo
  • Il sistema cognitivo.

In molti casi, anzi quasi in tutti, si tratta di fenomeni ad evoluzione benigna, non associati ad alcuna patologia. Sono più frequenti nei bambini e negli adolescenti e tendono a ridursi come frequenza e intensità con la crescita.

Ogni singolo episodio di parasonnia può avere durata variabile, tra i 2 e i 30 minuti. Indipendentemente dalla durata, è molto difficile che al risveglio si possa avere un ricordo anche vago dell’accaduto.

Oltre a fattori genetici, ci sono altre cause che possono far insorgere delle parasonnie o aumentarle in termini di durata e intensità come ad esempio:

  • Stimolazioni sonore o luminose
  • Vescica piena durante il sonno
  • Disturbi della respirazione
  • Abuso di alcol
  • Terapie farmacologiche
  • Reflusso gastroesofageo
  • Febbre forte in particolare in pazienti giovani
  • Otite
  • Alimentazione pesante e poco bilanciata
  • Deprivazione di sonno ripetuta.

Solo raramente le parasonnie possono essere indizio di una patologia neurologica o indicare uno stato di ansia, depressione o ancora la presenza di un disturbo borderline o di schizofrenia.

I tipi di parasonnie

Il significato del termine parasonnia comprende una serie di possibili manifestazioni notturne: movimenti, sogni, incubi e tutte le emozioni e le percezioni in cui il nostro organismo può incorrere e che sono collegate direttamente al sonno.

Tra le più frequenti parasonnie troviamo:

Gli incubi e il pavor nocturnus, cioè la manifestazione di paura durante la notte che spesso si traduce in urla e grida, sono una delle più ricorrenti tipologie di parasonnia.

Talvolta il significato della parassonia si traduce in movimenti involontari delle gambe, come nel caso della Sindrome delle gambe senza riposo, anche detta malattia di Willis-Ekbom.
Chi ne soffre non riesce a fermare le gambe e prova un’irrefrenabile esigenza di muoversi freneticamente.

Le allucinazioni ipnagogiche sono un’altra forma di parasonnia molto frequente. Si tratta di esperienze allucinatorie che ci si trova a vivere durante la notte e che difficilmente si riesce a distinguere dalla realtà. A questa tipologia di parasonnie appartengono anche tutte le forme di paralisi, che fanno sentire la persona che dorme impossibilitata nel muoversi o nel parlare.

Una forma estrema di parasonnia è il sonnambulismo. La persona che ne soffre può muoversi, alzarsi, vestirsi e perfino guidare in uno stato di totale incoscienza, senza essere sveglio, ma appunto continuando a dormire.

Altre parasonnie meno invalidanti ma talvolta molto fastidiose sono ad esempio i crampi notturni, cioè le contrazioni muscolari involontarie che possono comparire durante la notte e l’enuresi notturna.
Per essere considerate delle vere parasonnie gli episodi devono essere ricorrenti: il fenomeno insomma non deve avere una natura sporadica o occasionale.

Le terapie per curare la parasonnia

Una volta appurato che si soffre di parassonia, dopo aver compreso la tipologia e l’intensità della manifestazione di cui si soffre durante il sonno, occorre capire cosa fare per eliminare o ridurre il problema.

Un ottimo punto di partenza per ridurre l’impatto delle parasonnie nella propria vita è migliorare le proprie abitudini, semplicemente puntando a una maggiore regolarità del dormire, aiutando il sonno con tecniche di rilassamento ed evitando ansie e stress.

Per i casi più gravi di parasonnie esistono anche terapie a base di farmaci. Solitamente un medico opta per una terapia farmacologica quando esiste un pericolo di ferire o di ferirsi durante questi episodi. Nei casi più estremi di sonnambulismo ad esempio viene consigliato ai pazienti di mettere in sicurezza la casa e eliminare eventuali pericoli dagli ambienti in cui si dorme.

Anche quando la paranoia non mette in pericolo, questo tipo di manifestazioni può rivelarsi invalidante e fastidiosa.
Le parasonnie possono condizionare la qualità del sonno di chi ne soffre e anche di chi gli dorme accanto: rivolgersi a uno specialista del sonno e intraprendere un percorso di miglioramento del proprio stile di vita e delle proprie abitudini in fatto di riposo può rivelarsi fondamentale per ritrovare benessere e serenità, notte dopo notte.

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Articolo revisionato dalla Dr.ssa Emiliana Meleo.

 

Articolo del 11-10-2022

Emiliana Meleo

La dr.ssa Emiliana Meleo è specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Il campo di interesse, da anni, è la gestione delle problematiche respiratorie acute e croniche nei pazienti con patologia neuromuscolare; dalle tecniche di riabilitazione alla ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Esperienze: – Dal 2009 al 2010 collaborazione a tempo determinato, presso l’Istituto di Neurologia dell’Università “La Sapienza” per l’espletamento dell’attività di ricerca dal titolo ”Malattie Neurodegenerative invalidanti del giovane adulto e il loro impatto sulla qualità della vita” – Docente per corsi e master universitari e corsi di formazione relativi alla gestione delle complicanze respiratorie, ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, nei pazienti neuromuscolari – Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, frutto di collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali