Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Articolo del 25-03-2024

Spesso si è portati a credere che l’insonnia sia un disturbo che interessa esclusivamente il mondo degli adulti. In realtà, non è così. L’insonnia è molto diffusa anche in età pediatrica e adolescenziale.

Si parla di disturbi del sonno dei bambini quando ci sono difficoltà a prendere sonno, rifiuto di andare a dormire in autonomia o risvegli continui. L’insonnia affligge il 25% dei bambini al di sotto dei 5 anni di età e il 12% dei bambini dai 6 anni fino all’età dell’adolescenza.

 

Bambini e disturbi del sonno

I bambini spesso vivono con ansia e agitazione il momento di andare a letto. 

Ecco perché talvolta i bambini hanno bisogno “di compagnia”, di oggetti dal potere simbolico, come i propri giocattoli, che possono dare loro sicurezza e aiutarli a lasciarsi andare nel delicato passaggio dalla veglia al sonno.

Per i bambini l’addormentarsi è spesso legato a una serie di abitudini rituali che sono benefiche perché favoriscono il rilassamento, dal bacio dei genitori alle fiabe della buonanotte.

Nonostante le cure e le attenzioni dei genitori, può capitare che i bambini vivano il sonno in maniera discontinua, spesso accompagnato da incubi, terrore notturno e bruschi risvegli. 

I disturbi del sonno più ricorrenti nei soggetti giovanissimi sono, infatti: 

  • Insonnia
  • Parasonnie
  • Disturbi del ritmo circadiano 
  • Disturbi respiratori durante il sonno
  • Ipersonnie

In particolare, si può affermare che, nella prima infanzia, i bambini riscontrano difficoltà a prendere sonno e vivono frequentemente episodi di parasonnie come nel caso di pavor o risvegli confusionali.

Crescendo, invece, sono più frequenti i problemi del sonno legati a disturbi respiratori o a uno stile di vita scorretto che non tiene conto delle regole di igiene del sonno.

 

Le cause per cui i bambini non hanno un sonno di qualità

Proprio come accade per gli adulti, anche nei bambini le cause di una scarsa qualità del sonno e di un riposo non ottimale possono essere numerose e varie.

Le cause possono essere organiche, genetiche o comportamentali. Anche numerosi fattori esterni possono peggiorare il sonno del bambino, come:

  • situazioni familiari di stress;
  • litigi tra i genitori;
  • depressione materna;
  • malattie in famiglia;
  • assenza dei genitori durante il giorno.

Accanto ai disturbi legati a fattori esterni, ci sono quelli che dipendono da un comportamento scorretto dei bambini e dei genitori e dal mancato rispetto delle regole di igiene del sonno.

L’insonnia nel bambino può anche avere una causa medica ed essere legata ad un’altra patologia, come ad esempio:

  • Asma;
  • Allergie alimentari;
  • Otite cronica.

I bambini con mancanza di sonno manifestano importanti problematiche comportamentali. Sono spesso disattenti e iperattivi durante il giorno. Inoltre, la carenza di un sonno di qualità influisce anche su concentrazione, apprendimento e memoria.

È bene ricordare che dormendo il corpo umano attiva l’ormone della crescita: appare dunque indispensabile, ancor più per i soggetti giovani, intervenire tempestivamente in caso di disturbi del sonno per poter migliorare a 360° la qualità di vita dei piccoli pazienti.

 

Consigli per migliorare il sonno nei bambini

Quando in casa c’è un bambino che dorme poco e male, spesso ci sono anche dei genitori che non riescono a dormire serenamente e che sono costretti a svegliarsi di continuo.

È importante intervenire rapidamente per ripristinare il naturale equilibrio sonno-veglia a livello familiare.

L’insonnia dei bambini non è cronica e spesso basta prestare attenzione a poche valide abitudini per migliorare la situazione, in poco tempo.

È opportuno, quindi, che i genitori curino l’ambiente in cui dorme il bambino evitando temperature troppo calde o troppo fredde, rumori, luci e cerchino, giorno dopo giorno, di regolarizzare il ritmo del sonno, facendo in modo che il bambino dorma e si svegli sempre alla stessa ora.

È altrettanto importante tenere sotto controllo l’alimentazione dei bambini, evitando pasti serali troppo calorici, bevande eccitanti come la coca cola e quantitativi eccessivi di acqua prima di andare a letto.

Per quanto riguarda l’abitudine di portare nel lettone i bambini quando si svegliano durante la notte, si tratta di un comportamento sconsigliato dagli esperti, perché non in grado di consolidare nel piccolo una vera autonomia. 

Molto meglio quindi riaccompagnarlo nel lettino ed invitarlo a riaddormentarsi, magari premiando i suoi comportamenti positivi.

Quando il problema dell’insonnia del bambino nonostante l’introduzione di sane regole dell’igiene del sonno non migliora, sarà necessario chiedere un parere medico al proprio pediatra di riferimento.

In alcuni casi, il pediatra potrebbe prescrivere degli integratori a base di melanina o valeriana per favorire il rilassamento o l’addormentamento del bambino. 

In altri casi, invece, potrebbe risultare necessario rivolgersi a un terapeuta per escludere che ci siano tematiche a livello psicologico che impediscono al bambino di addormentarsi con serenità.

La risoluzione di questi problemi, attraverso un approccio cognitivo comportamentale, aiuterà il bambino a ritrovare il proprio benessere e di conseguenza, la capacità di dormire prima e meglio durante la notte.

Articolo del 25-03-2024

Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Medico chirurgo, specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio. Esperto in Disturbi Respiratori nel Sonno AIPO-ITS. Iscritta nel Registro Nazionale degli Esperti in DRS AIPO-ITS. Master Universitario di II livello in “Pneumologia interventistica” presso Università Politecnica delle Marche. Dottore di ricerca in “Medicina Interna e Immunologia Applicata” Membro ERS, AIPO e AIMS. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche per riviste nazionali ed internazionali. ​​