Emiliana Meleo

Articolo del 02-05-2023

Le giornate che si allungano, le temperature che salgono e la quantità di luce e buio che cambia, influiscono in maniera importante sul corpo umano, modificando la produzione di ormoni e le principali funzioni fisiologiche. Questo fenomeno è più evidente nelle persone che vengono definite meteoropatiche, individui cioè che soffrono particolarmente delle variazioni del clima.
Ma non solo le persone meteoropatiche possono incorrere in disturbi del sonno durante il delicato momento del cambio di stagione: il mal di primavera è molto più frequente di quello che si può immaginare!

Le persone che soffrono maggiormente in questo periodo dell’anno sono per lo più individui:

  • Stressati e depressi
  • Con disturbi del sonno
  • Con uno stile di vita poco equilibrato
  • Con carenze nutrizionali
  • Con allergie stagionali
  • Con problemi del sistema immunitario.

 

I sintomi più comuni

Sbalzi climatici, bruschi cambi di temperatura e l’arrivo della primavera possono portare con sé una sintomatologia abbastanza varia:

I disturbi legati al sonno sono particolarmente evidenti in primavera. Questo accade perché l’aumento delle ore di luce altera
la produzione di melatonina, l’ormone che regola appunto il ciclo sonno-veglia. Questa alterazione può comportare una maggiore difficoltà ad addormentarsi, detta insonnia iniziale, oppure un sonno non continuo, interrotto da continui risvegli e in questo caso si parla di insonnia tardiva.

 

Come contrastare i disturbi del sonno in questo periodo?

Nella maggior parte dei casi i disturbi del sonno legati al cambio di stagione si risolvono in maniera spontanea in un paio di settimane. Tuttavia è possibile intraprendere delle buone abitudini che possono rendere più semplice il superamento del disagio e attutiscono la sintomatologia.
Ecco una serie di rimedi che possono migliorare la qualità del sonno e quindi influire positivamente sulla qualità della nostra vita.

  • Essere regolari: dormire e svegliarsi alla stessa ora
  • Ridurre il consumo di alcolici e caffeina soprattutto la sera
  • Spegnere i propri device almeno 3 ore prima di dormire
  • Privilegiare un’alimentazione sana e bilanciata
  • Praticare un po’ di attività fisica quotidiana.

In generale, un buon consiglio è quello di non lasciarsi stressare troppo dai fenomeni di insonnia che possono capitare durante questo periodo dell’anno. Molto meglio imparare a rilassarsi e a concedersi degli spazi per sé durante la giornata in modo da provare a “ricaricare le batterie” e rigenerarsi: un bagno caldo, una tisana con del miele o un po’ di stretching per rilassare i muscoli possono rappresentare un valido aiuto per coccolare il corpo e preparare la mente a un sonno ristoratore.

Quando i disturbi sono particolarmente intensi e rendono difficile lo svolgimento delle principali attività quotidiane è possibile ricorrere a degli integratori per ripristinare i livelli di minerali e vitamine dell’organismo, oltre che i livelli ottimali di melatonina, contribuendo quindi direttamente a migliorare la qualità del riposo.
Esistono anche dei preziosi rimedi naturali che possono favorire il rilassamento e sono ideali da assumere durante i cambi di stagione. Pensiamo ad esempio a:

  • Melissa
  • Tiglio
  • Camomilla
  • Valeriana
  • Biancospino

Se l’insonnia però non si attenua spontaneamente con il passare delle settimane sarà bene rivolgersi al proprio medico. L’insonnia prolungata può causare diverse problematiche all’organismo e rappresenta sempre un sintomo da non sottovalutare. Inoltre, a lungo andare la mancanza di sonno può complicare la vita sociale, relazionale e lavorativa. Al contrario, risolvere i propri disturbi del sonno permette di ritrovare energia, buonumore e voglia di fare e migliora di fatto la qualità della vita.

 

 

Articolo del 02-05-2023

Emiliana Meleo

La dr.ssa Emiliana Meleo è specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Il campo di interesse, da anni, è la gestione delle problematiche respiratorie acute e croniche nei pazienti con patologia neuromuscolare; dalle tecniche di riabilitazione alla ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Esperienze: – Dal 2009 al 2010 collaborazione a tempo determinato, presso l’Istituto di Neurologia dell’Università “La Sapienza” per l’espletamento dell’attività di ricerca dal titolo ”Malattie Neurodegenerative invalidanti del giovane adulto e il loro impatto sulla qualità della vita” – Docente per corsi e master universitari e corsi di formazione relativi alla gestione delle complicanze respiratorie, ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, nei pazienti neuromuscolari – Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, frutto di collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali