Emiliana Meleo

Articolo del 12-12-2023

La saturazione di ossigeno consiste nella misurazione della quantità di emoglobina satura di ossigeno presente nell’organismo. Questo valore indica, quindi, la frazione di globuli rossi impegnati nel trasporto di ossigeno agli organi del corpo umano. Per effettuare tale misurazione ci si serve di un piccolo strumento, il saturimetro, che viene applicato su un dito e trasmette le informazioni grazie a un sensore di luce. Quando le circostanze richiedono una misurazione più accurata e affidabile occorre procedere mediante un prelievo di sangue arterioso. Per misurare la saturazione è indispensabile, infatti, un prelievo di sangue arterioso, e non venoso, come quello dei normali prelievi di sangue.

Valori bassi di saturazione di ossigeno indicano che la quantità di ossigeno in viaggio all’interno del nostro organismo non è sufficiente alle sue necessità. Quando nel nostro organismo si verifica una carenza di ossigenazione, si riscontrano alcuni tipici sintomi. Ecco la sintomatologia più ricorrente durante i fenomeni di saturazione bassa:

  • Fiato corto;
  • Capogiro e mal di testa;
  • Tachicardia;
  • Perdita di coordinazione;
  • Stato confusionale;
  • Problemi alla vista;
  • Colorito blu della pelle.

Questi sintomi possono naturalmente indicare la presenza di patologie anche diverse tuttavia sono in ogni caso da non sottovalutare per comprendere le cause che hanno innescato questa sintomatologia. Conoscere i valori della saturazione di ossigeno si rivela molto importante in caso di emergenze sanitarie ma anche nella quotidianità domestica per valutare il generale stato di salute di un paziente. Spesso, si ricorre alla misura della saturazione anche per monitorare quanto è efficace una terapia farmacologica per contrastare le principali patologie polmonari. 

 

Cause della saturazione bassa

La carenza di ossigeno è una condizione che può rivelarsi anche molto grave per il nostro organismo, soprattutto dopo un tempo prolungato. Sono tante le cause della carenza di ossigeno, detta anche ipossia, tra quelle più comuni e ricorrenti, ricordiamo:

Le principali cause di valori di saturazione bassi sono quindi patologie respiratorie di diverso grado di entità, si va da asma e bronchite cronica fino a fibrosi polmonare e insufficienza cardiaca.

Accertare la causa che determina un abbassamento di tali valori è dunque essenziale tanto per trattare la patologia quanto per ripristinare nel più breve tempo possibile dei valori nella norma. 

A seconda della causa scatenante, possono verificarsi importanti differenze anche nella sintomatologia. Ad esempio, quando la saturazione bassa è causata da insufficienza cardiaca, il primo sintomo riscontrabile dal medico è proprio un aumento del battito cardiaco (tachicardia). 

Anche il trattamento di questa condizione cambia a seconda delle cause di origine e può variare dalla sola terapia medica, alla prescrizione di ossigenoterapia, alla necessità di iniziare un trattamento ventilatorio invasivo o non invasivo o un trattamento con CPAP nel caso di Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno.

Esistono, infine, alcuni provvedimenti migliorativi che è possibile adottare in ogni caso per ripristinare valori normali di saturazione e che rappresentano delle buone abitudini e dei presupposti importanti per il mantenimento di uno stato di salute ottimale come, ad esempio:

  • Non fumare;
  • Avere uno stile di vita sano;
  • Praticare attività fisica regolare.

 

Come misurare la saturazione e quali sono i valori normali?

La saturazione indica esattamente il rapporto tra l’ossigeno contenuto nel sangue e la quantità massima di ossigeno trasportabile. La misurazione non è invasiva, è anzi molto semplice e non richiede più di pochi secondi.

Il saturimetro va posizionato su un dito o in alternativa su un lobo di un orecchio. In generale, un valore di saturazione nella norma si aggira tra il 96% e il 98%. Ma, nella valutazione, bisogna sempre tenere conto della storia clinica del paziente e dell’età; il valore medio ottimale dipende dall’insieme di questi fattori.

La misurazione della saturazione di ossigeno è una buona abitudine che, in breve tempo, permette di ricevere un risultato affidabile di grande importanza. In caso di sintomi da ipossia o in presenza di valori bassi indicati dal saturimetro, è fondamentale rivolgersi al proprio medico per una diagnosi e un trattamento tempestivo. Solo accertando le cause che scatenano l’ipossia sarà possibile effettuare una diagnosi certa e scegliere la tipologia di trattamento farmacologico più indicata, caso per caso.

Articolo del 12-12-2023

Emiliana Meleo

La dr.ssa Emiliana Meleo è specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Il campo di interesse, da anni, è la gestione delle problematiche respiratorie acute e croniche nei pazienti con patologia neuromuscolare; dalle tecniche di riabilitazione alla ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Esperienze: – Dal 2009 al 2010 collaborazione a tempo determinato, presso l’Istituto di Neurologia dell’Università “La Sapienza” per l’espletamento dell’attività di ricerca dal titolo ”Malattie Neurodegenerative invalidanti del giovane adulto e il loro impatto sulla qualità della vita” – Docente per corsi e master universitari e corsi di formazione relativi alla gestione delle complicanze respiratorie, ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, nei pazienti neuromuscolari – Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, frutto di collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali