Emiliana Meleo

Articolo del 22-08-2023

L’apnea notturna è una patologia del sonno che colpisce determinati individui, con una maggiore incidenza in caso di obesità lieve e moderata.

Le apnee notturne sono uno dei tanti disturbi del sonno che possono comportare, al risveglio, stanchezza e mancanza di concentrazione, rendendo complesso lo svolgimento anche delle più semplici attività quotidiane, proprio perché impediscono un corretto riposo nel corso della notte.

Durante un’apnea notturna, a causa dell’ostruzione delle vie aeree superiori, il corpo resta privo di ossigenazione per alcuni istanti. L’apnea notturna causa il risveglio del paziente e questo può accadere anche diverse volte durante la notte.

Quella delle apnee notturne è anche detta Sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori.

Se trascurato, questo disturbo può incidere notevolmente sulla qualità di vita del paziente, comportando:

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La presenza di questa patologia, inoltre, può esporre l’individuo che ne soffre a una serie di complicazioni anche gravi, come ad esempio:

  • ipertensione arteriosa;
  • infarto;
  • predisposizione ad eventi ischemici.

Le apnee notturne non andrebbero mai sottovalutate. Dunque, le cause che possono dare origine a questi disturbi del sonno vanno sempre indagate con il supporto di un esperto di medicina del sonno.

 

Apnee notturne e alimentazione: cosa sapere?

Esiste di certo una forte correlazione tra apnea notturna e peso corporeo. Come abbiamo visto, le persone obese tendono maggiormente a soffrire di apnee notturne.

Ecco perché una perdita di peso e un’alimentazione più sana e bilanciata possono arrecare importanti miglioramenti nel contrastare la sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori.

Tutto ciò, di conseguenza, può contribuire a migliorare notevolmente anche la qualità di vita dei pazienti consentendo loro di dormire di più e meglio, e di essere maggiormente attivi e vitali durante il giorno.

La necessità di perdere peso e di alimentarsi in maniera sana non deve però spingere il paziente a praticare diete fai-da-te o ad intraprendere regimi alimentari troppo rigidi e restrittivi.

Quando lo specialista avrà formulato una diagnosi di apnee del sonno, grazie anche al supporto di esami strumentali come la polisonnografia (che permette di valutare appunto la qualità del sonno), in seguito potrà proporre al paziente diverse soluzioni dal supporto di un nutrizionista e, nei casi più gravi, interventi di riduzione gastrica.

 

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Questo perché perdere peso è uno degli obiettivi di chi soffre di apnee notturne: una dieta ipocalorica e uno stile di vita sano sono indispensabili nel contrastare questa patologia.

Cibi da prediligere e da evitare

Tra le prime linee da seguire, per ridurre il peso, c’è la scelta di un’alimentazione sana, ricca di frutta e verdura di stagione e povera di grassi.

Da privilegiare sono senza dubbio tutti quegli alimenti ricchi di fibre, come i cereali integrali, che contengono amido ad assorbimento lento.

Naturalmente, come in ogni regime alimentare ipocalorico sarà fondamentale ridurre:

  • zuccheri;
  • acidi grassi saturi;
  • uso del sale;
  • alimenti conservati;
  • alimenti troppo ricchi ed elaborati.

Molto importante è anche la scelta del tipo di cottura. È preferibile utilizzare, invece di cottura in padella e frittura, metodi di cottura semplici come:

  • vapore;
  • microonde;
  • piastra;
  • pentola a pressione.

Tra i cibi che sono ammessi all’interno di una dieta per contrastare le apnee notturne c’è sicuramente la frutta. Particolarmente importante è anche consumarla con tutta la buccia perché in questo modo è più ricca di vitamine.

Da evitare però i frutti che contengono troppo zucchero, come uva, cachi e fichi. Sì anche alla frutta secca ma in piccole dosi e mai più di 20 g al giorno.

Ecco allora nello specifico un breve elenco di cibi che è meglio evitare o consumare in piccole quantità:

  • alcol;
  • caffè (non più di 2 tazzine);
  • liquirizia;
  • dolci;
  • prodotti da forno confezionati;
  • crackers con sale;
  • grissini con sale;
  • formaggi (come, ad esempio, il gorgonzola o il camembert).

Tra i cibi consigliati per perdere peso e per favorire la riduzione delle apnee notturne troviamo, invece:

  • verdura cotta;
  • pane;
  • pasta;
  • riso;
  • orzo;
  • farro;
  • avena;
  • pesce;
  • legumi;
  • latte parzialmente scremato;
  • yogurt parzialmente scremato;
  • uova;
  • carne.

alimentazione sana

 

Come in ogni alimentazione ipocalorica, anche per contrastare le apnee notturne sarà molto importante bere sempre almeno due litri di acqua al giorno integrando ciò che si beve con té, tisane e infusi senza zucchero.

Ad esempio, si può provare con una tisana di valeriana che ha tra le sue proprietà quella di riuscire a migliorare la qualità del sonno, anche se nello specifico, non agisce nella riduzione delle apnee notturne.

Molto meglio poi privilegiare il pranzo e gli spuntini, evitando di mangiare troppo a cena, prima di andare a letto, per non rendere più difficoltoso il riposo e non affaticare gli organi interni.

Infine, va ricordato che l’attività fisica svolge un ruolo importante: non è possibile perdere peso in maniera sana rinunciando completamente al movimento. Bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce per aiutare l’organismo a bruciare calorie in modo sano.

 

Articolo del 22-08-2023

Emiliana Meleo

La dr.ssa Emiliana Meleo è specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Il campo di interesse, da anni, è la gestione delle problematiche respiratorie acute e croniche nei pazienti con patologia neuromuscolare; dalle tecniche di riabilitazione alla ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Esperienze: – Dal 2009 al 2010 collaborazione a tempo determinato, presso l’Istituto di Neurologia dell’Università “La Sapienza” per l’espletamento dell’attività di ricerca dal titolo ”Malattie Neurodegenerative invalidanti del giovane adulto e il loro impatto sulla qualità della vita” – Docente per corsi e master universitari e corsi di formazione relativi alla gestione delle complicanze respiratorie, ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, nei pazienti neuromuscolari – Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, frutto di collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali