Articolo del 25-10-2022

Quando si parla di riposino pomeridiano i pareri sono spesso contrastanti. Ci sono individui che non potrebbero immaginare la loro giornata senza questi trenta minuti di puro relax pomeridiano. Per loro, il riposino al pomeriggio è infatti un’abitudine a cui non sono certo disposti a rinunciare.

Ci sono poi quelli che ricorrono solo saltuariamente al riposino: nei periodi di maggiore impegno fisico o mentale, nei cambi di stagione quando il corpo è più stanco, o in caso di notti agitate e periodi di insonnia.

C’è infine anche un numero abbastanza importante di persone che non solo non amano il riposino pomeridiano, ma sostengono che possa fare male alla salute; secondo alcuni, la siesta nel dopo pranzo farebbe addirittura ingrassare.

Le differenze di opinione sono riconducibili per lo più a fattori climatici: ad esempio, nei paesi più caldi la pennichella è sicuramente più diffusa rispetto a quelli freddi.

Ma vi sono anche dei fattori culturali a condizionare il nostro atteggiamento nei confronti del riposo dopo pranzo: si pensi ad esempio al Giappone, dove dormire in pubblico perché esausti a causa del lavoro è un segno di merito che non crea alcun disagio.

Inoltre, alla base della propria preferenza sul fare o meno un pisolino, ci potrebbero essere anche dei fattori genetici. L’esigenza di fare una siesta diurna per ricaricare le batterie ed essere più attivi durante il giorno potrebbe essere scritta nel nostro DNA.

I benefici del riposino pomeridiano

La verità è che il riposino pomeridiano può essere considerato a tutti gli effetti una buona abitudine in grado di apportare diversi benefici al nostro organismo, purché venga fatto nel modo giusto e senza eccessi.

Tra i benefici della siesta possiamo sicuramente trovare:

  • la capacità di regolare la pressione sanguigna
  • il potenziamento di memoria e concentrazione
  • il miglioramento dell’equilibrio psicofisico

Fare una breve dormita per spezzare la giornata quando si è stanchi, o anche solo come momento per ritrovare la carica giusta per affrontare gli impegni del pomeriggio, può insomma essere un’abitudine molto utile da acquisire nella nostra quotidianità.

 

 

Gli over 65, così come tutti gli individui che soffrono di pressione alta, potranno ad esempio beneficiare della capacità del riposino pomeridiano di abbassare la pressione sanguigna, contribuendo così a ridurre il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari.

Ma quella della siesta può essere un’abitudine molto utile anche pe

Perché il riposino pomeridiano possa davvero essere benefico è però importante che non sia troppo lungo. La durata ideale è di 20 o 30 minuti, ma per alcune persone anche 10 minuti sono più che sufficienti.
Dormire troppo dopo pranzo renderebbe al contrario difficile la ripresa delle attività. Allo stesso modo, è importante evitare di fare una pennichella dopo le 16 perché potrebbe rendere più difficile addormentarsi la sera.

 

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Il riposino pomeridiano fa ingrassare?

La risposta breve è no.

Quel che invece sappiamo è che, mentre l’organismo è impegnato nella fase digestiva del dopo pranzo, è buona regola non dormire e non praticare attività motorie: dunque, la soluzione ottimale in fatto di riposino pomeridiano è quella di addormentarsi solo a digestione completata.

Se si avverte stanchezza o torpore subito dopo pranzo, una buona abitudine può essere quella di fare una passeggiata all’aria aperta oppure, più comodamente, quella di rilassarsi seduti in poltrona, rimandando però ad un secondo momento la fase del sonno.

Questa regola non vale però per i bambini, che hanno ritmi sonno/veglia molto diversi dagli adulti: dai 3 ai 5 anni di età, infatti, dormire anche un’oretta subito dopo aver mangiato può avere un prezioso effetto rilassante.

Sì al riposino pomeridiano quindi, per una durata di massimo 30 minuti e al completamento della digestione: solo in questo modo il riposo diventa davvero benefico e positivo per il nostro organismo.

E perché questa breve siesta sia davvero riposante, meglio puntare anche sulla qualità del sonno, prediligendo un luogo buio e silenzioso, possibilmente con un letto comodo in cui recuperare forze ed energie per il proseguimento della giornata.

 

Articolo redatto a cura del Team Sonnoservice

Articolo del 25-10-2022

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