Apnee centrali: cause, sintomi e cure - SonnoService

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Apnee Centrali

Il black out della respirazione

La sindrome delle apnee centrali è caratterizzata dall’interruzione della respirazione durante il sonno per l'assenza della contrazione dei muscoli respiratori. Le apnee centrali possono manifestarsi in maniera intermittente o con periodicità (come nel caso del respiro periodico e di Cheyne-Stokes). Scopri le cause, le modalità di diagnosi e le terapie consigliate per questa patologia.

Le apnee centrali appartengono alla famiglia delle apnee notturne.

Questa sindrome è provocata dall’interruzione della respirazione durante il sonno per l’assenza di contrazione dei muscoli respiratori. All’origine del problema vi è la mancanza dell’impulso proveniente dai centri respiratori bulbari: in pratica, è come se il nostro cervello si “dimenticasse” di dare il comando della respirazione.

Le apnee centrali possono manifestarsi in maniera intermittente o ciclica (come nel caso del respiro periodico e di Cheyne-Stokes).

 

Apnee centrali: cause

 

Le apnee centrali sono più rare rispetto alle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) e alle Apnee Miste.

La causa di tale disturbo è da ricercare nella mancanza del controllo respiratorio nel tronco encefalico. Normalmente, il tronco encefalico è molto sensibile alle variazioni dei livelli di anidride carbonica nel sangue. Se questi sono elevati, per poterli abbassare il tronco encefalico stimola i muscoli della respirazione in modo che si contraggano con maggior vigore così da riuscire a produrre un respiro più veloce e profondo.

Nei pazienti che soffrono di apnee centrali si riscontra una minore sensibilità del tronco encefalico. Di conseguenza, questi soggetti respirano meno profondamente e più lentamente della norma.

Le apnee centrali sono più frequenti in pazienti che presentano patologie cardiopatiche o deficit a livello del tronco encefalico.

La patologia può essere indotta anche dall’uso di farmaci che agiscono sul rilassamento del Sistema Nervoso Centrale (oppiacei) o da farmaci usati per alleviare il dolore. Anche la permanenza ad altitudini elevate può avere un effetto negativo.

Spesso le apnee centrali interessano chi ha uno scompenso cardiaco congestizio. In questo caso le apnee si manifestano con particolari caratteristiche e periodicità e prendono il nome di respiro di Cheyne-Stokes.

Questa sindrome è inoltre molto comune tra chi è affetto da malattie neuromuscolari (come la sclerosi laterale amiotrofica, SLA).

 

Diagnosi

Anche per questa sindrome, così come per le apnee ostruttive nel sonno, l’esame di riferimento è la polisonnografia, ovvero il monitoraggio continuo di diversi parametri fisiologici durante il sonno attraverso uno strumento detto polisonnigrafo.

SonnoService offre al paziente la possibilità di effettuare comodamente la polisonnografia a casa usufruendo di un’assistenza personalizzata e rigorosa durante ogni fase dell’esame, dall’applicazione dell’apparecchio fino alla consegna del referto.

 

Apnee centrali: terapia

La terapia indicata nella maggior parte dei casi è una terapia di supporto. E’ inoltre raccomandata la non assunzione di oppiacei e altri farmaci soppressori del Sistema Nervoso Centrale. Si consiglia invece l’utilizzo della ventilazione non invasiva tramite CPAP o BILEVEL.

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