Dott.ssa Ginevra Del Giudice
Articolo del 23-12-2024
Indice
L’insufficienza respiratoria è descritta come una carenza respiratoria cronica o acuta all’interno della quale i pazienti che ne soffrono possono trovare molto difficile – o addirittura impossibile – respirare autonomamente.
Vediamo in cosa consiste e come trattare questo disturbo.
Cos’è l’insufficienza respiratoria?
L’insufficienza respiratoria è una condizione grave che rende difficile respirare autonomamente; essa si sviluppa quando non si riesce ad avere una buona ossigenazione del sangue.
Come funziona questo processo? Si respira ossigeno dall’aria e si espira anidride carbonica, che è un gas di scarto prodotto nelle cellule del corpo. L’ossigeno deve passare dai polmoni al sangue affinché i tessuti e gli organi funzionino correttamente.
L’accumulo di anidride carbonica può danneggiare tessuti e organi e impedire o rallentare l’apporto di ossigeno al corpo. L’insufficienza respiratoria acuta si verifica rapidamente e senza molto preavviso.
È spesso causata da una malattia o da una lesione che colpisce la respirazione e può instaurarsi cronicamente, dando vita a quella che viene definita insufficienza respiratoria cronica.
Un medico può diagnosticare un’insufficienza respiratoria in base ai livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue, con un esame fisico per vedere quanto è veloce e superficiale il respiro e quanto sforzo si fa per respirare, nonché dai risultati dei test di funzionalità polmonare.
Se viene diagnosticata una grave malattia polmonare come l’insufficienza respiratoria, si potrebbe aver bisogno di ossigeno extra immesso tramite tubicini al naso o un supporto con una macchina per la respirazione chiamata ventilatore (o concentratore di ossigeno).
Sintomi dell’insufficienza respiratoria
I sintomi dell’insufficienza respiratoria dipendono dalla causa, dai livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue e dal fatto che l’insufficienza respiratoria si è sviluppata lentamente nel tempo o all’improvviso.
Bassi livelli di ossigeno nel sangue possono causare:
- difficoltà nelle attività di routine come vestirsi, fare la doccia e salire le scale, a causa dell’estrema stanchezza;
- dispnea o sensazione di non riuscire a respirare a sufficienza (chiamata fame d’aria);
- sonnolenza;
- colore bluastro su dita delle mani, dei piedi e labbra.
Alti livelli di anidride carbonica nel sangue possono causare:
- vista offuscata;
- confusione;
- mal di testa;
- respirazione accelerata.
È possibile avere sintomi di bassi livelli di ossigeno e alti livelli di anidride carbonica contemporaneamente.
Alcune persone che soffrono di insufficienza respiratoria diventano estremamente assonnate o possono perdere conoscenza se il loro cervello non riceve abbastanza ossigeno o se i livelli di anidride carbonica sono molto alti.
L’insufficienza respiratoria può causare danni ai polmoni e ad altri organi, tra cui cervello e reni, quindi è importante farsi curare rapidamente.
Cause dell’insufficienza respiratoria
L’insufficienza respiratoria può essere causata da diversi fattori:
- condizioni che rendono difficile inspirare e far entrare aria nei polmoni: debolezza muscolare dopo un ictus, collasso delle vie aeree, cibo che rimane incastrato nelle vie respiratorie;
- condizioni che rendono difficile espirazione: l’asma causa il restringimento delle vie aeree, mentre la BPCO può causare l’accumulo di muco e restringere le vie aeree. Entrambe possono rendere difficile l’espirazione;
- collasso polmonare: quando non riesce a entrare aria nei polmoni, questi possono collassare. Ciò può accadere in determinate situazioni, ad esempio quando i muscoli che si usano per respirare diventano estremamente deboli, il muco blocca le vie aeree oppure per una costola rotta o fratturata e un forte dolore rende difficile fare un respiro profondo. Anche una lesione al torace o ai polmoni può causare la fuoriuscita di aria dal polmone, riempiendo lo spazio circostante (pneumotorace);
- liquido nei polmoni: questo rende più difficile il passaggio dell’ossigeno dagli alveoli al sangue e all’anidride carbonica di passare negli alveoli per essere espirata. Polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto, annegamento e altre malattie polmonari possono causare questo accumulo di liquidi. Può anche essere causato da insufficienza cardiaca, ovvero quando il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue al resto del corpo. Anche gravi lesioni alla testa o traumi possono causare un improvviso accumulo di liquidi nei polmoni;
- problema con i muscoli respiratori: questi problemi possono verificarsi dopo una lesione del midollo spinale o quando si ha una condizione nervosa e muscolare. Ciò può capitare anche quando il diaframma e gli altri muscoli respiratori non ricevono abbastanza sangue ricco di ossigeno;
- condizioni che influenzano il controllo del cervello sulla respirazione: in caso di overdose di oppioidi, ad esempio, il cervello potrebbe non rilevare alti livelli di anidride carbonica nel sangue. Normalmente, il cervello segnalerebbe di effettuare una respirazione profonda in modo da espirare l’anidride carbonica. Invece, l’anidride carbonica si accumula nel corpo mentre i livelli di ossigeno diminuiscono, portando all’insufficienza respiratoria.
Quali terapie esistono?
L’insufficienza respiratoria acuta può essere pericolosa per la vita e potrebbe richiedere una diagnosi rapida e un trattamento medico di emergenza in ospedale.
Il trattamento di emergenza può aiutare a migliorare rapidamente la respirazione e fornire ossigeno al corpo per aiutare a prevenire danni agli organi – può anche essere attuato in casa.
Se si soffre di grave insufficienza respiratoria cronica, si potrebbe aver bisogno di cure in un centro di assistenza a lungo termine.
Ossigenoterapia
Se si soffre di insufficienza respiratoria, si potrebbe ricevere l’ossigenoterapia.
Esistono diversi modi per far arrivare l’ossigeno ai polmoni:
- una ventilazione non invasiva a pressione positiva utilizza una leggera pressione dell’aria per mantenere aperte le vie aeree. Si possono indossare tubicini di plastica nel naso, una maschera o un altro dispositivo che si adatta al naso o al naso e alla bocca. Un tubo collega la maschera a una macchina che eroga aria nel tubo;
- la ventilazione con maschera a sacco utilizza un sacchetto, che è attaccato a una maschera che si indossa per pompare più aria nei polmoni. Questo viene spesso fatto mentre si è in attesa di una procedura complessa per curare la causa dell’insufficienza respiratoria;
- un ventilatore meccanico è una macchina che supporta la respirazione. Eroga aria con maggiori quantità di ossigeno, nelle vie aeree e poi nei polmoni. Il medico potrebbe decidere per il ventilatore se il livello di ossigeno nel sangue non aumenta o se c’è ancora difficoltà a respirare. L’uso di un ventilatore, soprattutto per un lungo periodo, può danneggiare i polmoni e le vie aeree e causare infezioni come la polmonite;
- una tracheostomia è un foro praticato chirurgicamente che attraversa la parte anteriore del collo e arriva alla trachea. Un tubo respiratorio viene inserito nel foro per fornire ossigeno quando le vie aeree sono bloccate;
- ossigenazione extracorporea a membrana, pompa il sangue attraverso un polmone artificiale per aggiungere ossigeno e rimuovere l’anidride carbonica prima di restituirlo al corpo. Gli operatori sanitari utilizzano questo trattamento per curare le persone con gravi problemi respiratori. Può essere utilizzata per diversi giorni o settimane per dare ai polmoni la possibilità di riprendersi. Alcune complicazioni di questa cura sono coaguli di sangue, sanguinamento e infezioni, tutti potenzialmente letali.
Medicinali
Il medico può prescrivere medicinali per migliorare i sintomi o curare la causa dell’insufficienza respiratoria:
- gli antibiotici possono curare le infezioni batteriche polmonari come la polmonite;
- i broncodilatatori agiscono sulle vie aeree;
- i corticosteroidi controllano l’infiammazione nelle vie aeree.
Articolo del 23-12-2024