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Sindrome della morte bianca in culla (SIDS)

Una realtà da incubo

La SIDS, sindrome della morte in culla - dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome -, è il nome dato alla morte improvvisa e inaspettata di un lattante, fino a quel momento sano, che resta inspiegata anche dopo l’esecuzione di un’indagine completa comprendenti autopsia, esame delle circostanze del decesso e revisione della storia clinica del caso.

Le cause ancora incerte

Le cause della SIDS, sindrome della morte bianca in culla, non sono state del tutto definite, tuttavia numerosi studi condotti a livello internazionale fanno pensare che più fattori possano determinare questo tragico evento e, tra questi, è ritenuto responsabile un complesso difetto del controllo involontario del respiro durante il sonno.

Comportamenti che riducono il rischio SIDS

La ricerca scientifica ha consentito di individuare alcuni fattori di rischio e di conseguenza quei comportamenti che negli ultimi anni hanno consentito di ridurre drasticamente l’incidenza della SIDS:

• posizione supina, nei primi mesi di vita la posizione più idonea per dormire è sulla schiena;

• non fatelo fumare, l’esposizione al fumo di sigaretta, sia durante la gravidanza, sia dopo la nascita, accresce considerevolmente il rischio di SIDS;

fresco è meglio, la temperatura ambientale ideale per il bambino è di 18-20°C. È importante tenerlo lontano da fonti di calore e non coprirlo troppo, se poi ha la febbre può aver bisogno di essere coperto di meno, mai di più;

• il succhiotto, l’impiego del succhiotto riduce il rischio SIDS. È tuttavia consigliabile che i bambini allattati al seno inizino a usarlo solo quando l’allattamento si è ben stabilizzato, per evitare ogni possibile interferenza.

Cosa fare?

L’applicazione dei semplici comportamenti illustrati hanno consentito di ridurre l’incidenza di SIDS di oltre la metà. In casi particolari si può ricorrere al monitoraggio cardiaco domiciliare, ovvero una sorveglianza continua e prolungata dell’attività cardiaca e respiratoria durante le ore di sonno del bambino per circa i primi 12 mesi di vita del lattante.

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