Beatrice Condrò

Articolo del 08-11-2022

Dormire è un’attività piacevole non solo per noi, ma soprattutto per il nostro organismo, che proprio dormendo ha la possibilità di ricaricare le batterie e rigenerarsi completamente. Non meraviglia quindi che un sonno di qualità sia in grado di apportare numerosi benefici alla nostra salute psicofisica.

Quando si parla di riposo ottimale, lo si intende tale sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Le ore di riposo necessarie a ciascun individuo per rigenerarsi sono variabili e legate a fattori diversi quali età, stile di vita, occupazioni giornaliere, caratteristiche genetiche, abitudini personali.

In media, però, sappiamo che una persona adulta dovrebbe dormire circa almeno 7 ore a notte per star bene e sentirsi riposato. Con l’aumento dell’età, il numero di ore necessarie per rigenerare l’organismo tende a ridursi progressivamente.

Altro aspetto fondamentale per un riposo ottimale è poi la qualità del sonno, che per risultare davvero ristoratore dev’essere senza interruzioni, al buio e in una posizione comoda e confortevole.

 

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Mentre dormiamo, il nostro corpo si rigenera profondamente: aumenta infatti la produzione di collagene, una preziosa proteina che rende la pelle elastica, e ogni cellula si rivitalizza, consentendo al nostro corpo di svolgere funzioni importantissime come regolare la pressione sanguigna e il metabolismo, aumentare il livello delle difese immunitarie e rivitalizzare le funzioni cerebrali.

Il sonno è inoltre essenziale per elaborare le informazioni recepite durante il giorno, formando nuovi ricordi.

Cosa succede se non si dorme bene

A tutti è capitato di trascorrere una notte agitata, fatta di continui risvegli, che impediscono di fatto di riposare in modo adeguato.

Allo stesso modo può capitare, talvolta, di risvegliarsi molto precocemente, con la conseguenza di non riuscire a sentirsi davvero riposati al mattino.

Cosa succede e quali sono gli effetti se, in maniera occasionale, capita di non dormire bene?

  • Scarsa concentrazione
  • Sonnolenza diurna
  • Spossatezza
  • Appetito smisurato o inappetenza
  • Cattivo umore

Dormire poco e male ci rende quindi decisamente poco concentrati e reattivi, scarsamente propensi a socializzare durante il giorno. Inoltre, la mancanza di un sonno di qualità altera la nostra percezione della fame e ciò può tradursi o in un senso di inappetenza e nausea oppure, al contrario, in un appetito eccessivo e sregolato, con conseguente incremento ponderale qualora l’insonnia si protragga per periodi prolungati.

La privazione di sonno, sul lungo periodo, può causare anche problematiche importanti che possono mettere a rischio la nostra salute.
Se non si dorme un numero di ore sufficienti o se si dorme male, il corpo invecchia in maniera precoce sia esternamente che internamente, con il rischio di insorgenza di gravi malattie, come:

  • Diabete
  • Obesità
  • Ictus
  • Morbo di Alzheimer
  • Infarto e problemi cardiaci
  • Problemi di fertilità

Non dimentichiamo, poi, che la stanchezza e la sonnolenza diurna conseguenti ad un cattivo riposo rischiano di essere causa di disattenzioni che possono tradursi in incidenti anche gravi.

Cosa succede se non si dorme mai

Purtroppo può capitare che la mancanza di sonno, o la tendenza a dormire male, non abbiano un carattere semplicemente occasionale ma diventino abitudini costanti.
È questo il caso delle persone che soffrono di insonnia e che non riescono a dormire neppure quando ricevono dal proprio corpo tutti i segnali e gli indizi di una forte stanchezza.

In generale, quando il disturbo si manifesta per un breve periodo, prende il nome di “disturbo acuto del sonno”.
Si parla, invece, di insonnia nel momento in cui il problema si manifesta, in maniera continuativa, per almeno 3 mesi.

Esistono tre tipi di insonnia:

  1. l’insonnia iniziale, caratterizzata dalla difficoltà a prendere sonno;
  2. l’insonnia intermedia, che si verifica quando il sonno è caratterizzato da numerosi risvegli;
  3. l’insonnia terminale, quando si verifica un risveglio troppo precoce.

L’insonnia facilmente può diventare cronica: questa costante privazione di sonno è spesso causa di ansia e stress, oltre che di una mancata perdita della voglia di fare qualsiasi cosa, perché il corpo si sente privato di ogni energia.

L’insonnia è solo uno dei disturbi del sonno.

Un’altra frequente causa di mancanza di riposo adeguato è rappresentato dalle parasonnie, una serie molto varia di disturbi che possono colpire l’individuo mentre dorme e che possono anche manifestarsi in maniera ricorrente.

Esse sono caratterizzate da comportamenti anomali o da fenomeni fisiologici che si verificano durante specifici stadi del riposo. Le più comuni parasonnie sono:

  • Incubi
  • Apnee notturne
  • Sindrome delle gambe senza riposo
  • Crampi Notturni
  • Allucinazioni ipnagogiche

Insomma, le insidie ad un buon riposo sono davvero numerose ed è bene non sottovalutare mai l’importanza di un sonno corretto e ristoratore, correndo ai ripari qualora qualcuna di queste problematiche cominci a disturbare il nostro riposo notturno.

Quando ci si rende conto che qualcosa disturba il nostro sonno, impedendoci di riposare nella maniera più corretta, è molto importante consultare uno specialista.

Solo un professionista, infatti, può guidarci nella risoluzione del problema, migliorando in maniera determinante la nostra qualità di vita e soprattutto evitando, a lungo termine, l’insorgenza di problematiche e patologie che potrebbero compromettere la nostra salute.

 

Articolo redatto dalla Dottoressa Beatrice Condrò

 

Articolo del 08-11-2022

Beatrice Condrò

La dott.ssa Beatrice Condró, laureata in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza e specializzata in neurologia presso l’Università Cattolica del sacro cuore con il massimo dei voti, attualmente lavora come specialista ambulatoriale presso la ASL Roma 3, gestendo numerosi pazienti affetti da problematiche neurologiche, compresi i disturbi del movimento, le malattie neuromuscolari ed i disturbi del sonno.