Emiliana Meleo

Articolo del 05-12-2023

Il diabete è una patologia cronica che si caratterizza per una quantità eccessiva di glucosio nel sangue. Tale condizione, definita iperglicemia, è causata da un’alterazione dell’insulina.

Le cause dell’insorgenza del diabete non sono ancora del tutto note. Di certo, alla sua comparsa concorrono una somma di fattori di rischio e di abitudini, come ad esempio:

  • Fattori genetici;
  • Alimentazione;
  • Stile di vita;
  • Stress;
  • Farmaci; 
  • Sedentarietà;
  • Ipertensione;
  • Fumo; 
  • Trigliceridi alti;
  • Età avanzata.

Quando si parla di diabete occorre distinguere due diverse tipologie. Il diabete di tipo I, autoimmune, e il diabete di tipo II che compare anche in in età adulta soprattutto in individui che presentano una storia di familiarità nei confronti di questa patologia. 

 

Correlazione tra qualità del sonno e diabete

Esiste una correlazione tra diabete e sonno poiché i livelli di glucosio nel sangue sono più elevati da svegli e si abbassano mentre dormiamo in funzione del rallentamento del metabolismo. Studi scientifici dimostrano, ad esempio, che le persone con diabete di tipo I soffrono più frequentemente di disturbi del sonno, talvolta, anche a causa di fattori emotivi. Va tenuto conto, infatti, che il diabete può impattare in modo importante sulla qualità di vita e il benessere dei pazienti. Dormire in modo corretto, al contrario, permetterebbe di prevenire il diabete di tipo II favorendo la regolarizzazione dei livelli di glicemia. Il rapporto tra diabete e sonno è duplice: nei pazienti diabetici, dormire male causa un innalzamento del glucosio, negli individui che non hanno il diabete, un sonno di scarsa qualità o un numero di ore di sonno insufficienti, aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo II perché causa insulino-resistenza. 

In un recente Congresso nazionale della Associazione medici endocrinologi, AME, si è parlato proprio del ruolo del sonno in relazione al diabete. Dormire poco e male aumenterebbe, dunque, il rischio di diabete di tipo II e anche di altre possibili patologie metaboliche come l’obesità. Il numero minimo di ore di sonno, in media, indispensabili, per il corretto funzionamento del nostro organismo è di 6 o 7 ore. Allo stesso modo, ad una privazione di sonno è spesso associato un aumento di peso. Ciò si spiega facilmente, considerando che dormire poco causa uno squilibrio dei livelli di leptina, l’ormone che comunica al cervello il senso di fame.

Diabete e prevenzione

Il corretto riposo è una condizione fondamentale per una buona qualità di vita. Non tutti gli individui, però, necessitano della stessa quantità di sonno in quanto ogni organismo ha esigenze diverse e specifiche. La quantità del sonno è importante e naturalmente lo è anche la qualità. Mentre dormiamo, infatti, il nostro corpo si rigenera e ripristina tutte le sue funzioni primarie. La mancanza di sonno influisce direttamente su umore, energia, concentrazione e capacità cerebrali. I principali disturbi del sonno abbassano le difese immunitarie dell’organismo e aumentano il rischio di insorgenza di patologie come:

  • Malattie infettive;
  • Patologie cardiovascolari;
  • Tumori;
  • Depressione.

Per scongiurare il rischio dell’insorgenza del diabete di tipo II, un sonno corretto e regolare rappresenta una buona strategia di prevenzione, insieme ad un’alimentazione bilanciata e all’esercizio fisico moderato ma costante.

Ecco, infine, alcuni consigli preziosi per migliorare il proprio sonno, in caso di squilibri del ciclo sonno veglia o di periodi in cui è più difficile addormentarsi. Una buona abitudine è andare a letto e svegliarsi ad orari regolari, evitando pisolini durante il giorno per contrastare gli episodi di insonnia. Dopo cena, dedicarsi ad occupazioni riposanti evitando attività fisica e periodi di esposizione prolungata a device tecnologici. Altrettanto importante è prendersi cura dell’ambiente in cui si dorme, privilegiando un luogo silenzioso, rinunciando alle luci, anche dell’abat-jour e accertandosi che nella stanza ci sia una temperatura confortevole, mai eccessivamente fredda o calda.

Articolo del 05-12-2023

Emiliana Meleo

La dr.ssa Emiliana Meleo è specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Il campo di interesse, da anni, è la gestione delle problematiche respiratorie acute e croniche nei pazienti con patologia neuromuscolare; dalle tecniche di riabilitazione alla ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Esperienze: – Dal 2009 al 2010 collaborazione a tempo determinato, presso l’Istituto di Neurologia dell’Università “La Sapienza” per l’espletamento dell’attività di ricerca dal titolo ”Malattie Neurodegenerative invalidanti del giovane adulto e il loro impatto sulla qualità della vita” – Docente per corsi e master universitari e corsi di formazione relativi alla gestione delle complicanze respiratorie, ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, nei pazienti neuromuscolari – Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, frutto di collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali