Dott.ssa Ginevra Del Giudice
Articolo del 13-11-2025
Indice
Se si è affetti da Fibromialgia (FM), è probabile che una parte centrale del disagio riguardi il sonno.
Non si tratta solo di stanchezza: nell’ambito di questa patologia il sonno appare poco ristoratore, interrotto, leggero. Vediamo le cause, i sintomi e le terapie che la ricerca scientifica offre: riconoscere come e perché il disturbo impatta la qualità del riposo notturno.
Fibromialgia e sonno: cos’è, cause, e sintomi
La fibromialgia è una condizione cronica caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, spesso accompagnato da affaticamento, difficoltà cognitive (il cosiddetto “fibro-fog”) e disturbi del sonno.
Le cause dovute alla fibromialgia non sono ad oggi state pienamente chiarite. Vi sono però alcuni elementi con cui può essere inserita.
Ecco quali:
- alterazioni nella percezione del dolore (iperalgesia e allodinia) dovute a una sensibilizzazione centrale del sistema nervoso;
- fattori genetici e ambientali che rendono alcune persone più vulnerabili;
- possibili eventi scatenanti come traumi fisici o emotivi, infezioni, stress cronico;
- squilibri nella regolazione del sonno e del dolore.
Fibromialgia: quali sono i sintomi?
I segni tipici della fibromialgia includono:
- dolore diffuso, a volte definito “bruciore”, “indolenzimento persistente”;
- rigidità muscolare, specialmente al risveglio;
- grande stanchezza, mancanza di energia;
- disturbi cognitivi, difficoltà di concentrazione o memoria;
- sonno non ristoratore, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
Quali terapie sono disponibili?
Non esiste una “cura” che possa considerarsi definitiva o risolutiva; tuttavia, esistono varie strategie, basate sulla ricerca scientifica, che mirano al controllo dei sintomi e al miglioramento della qualità di vita.
Fra queste:
- approccio multimodale: combinazione di farmacologia, terapia fisica, psicoterapia; (fonte1 )
- esercizio fisico regolare e graduale (anche attività dolci); (fonte2)
- tecniche cognitive e comportamentali (come la terapia cognitivo-comportamentale) per gestire dolore, pensieri negativi e qualità del sonno; (fonte3)
- farmacologia mirata: in casi specifici farmaci che modulano il dolore o migliorano il sonno possono essere considerati, ma con cautela. (fonte4)
In che modo la fibromialgia incide sul sonno?
Perché il sonno è compromesso negli individui che convivono con la fibromialgia?
Il sonno e il riposo non rappresentano meramente una delle tante conseguenze. Questo rivela infatti come un fatto causale bidirezionale nel meccanismo del disturbo. Che cosa significa?
Diversi studi hanno evidenziato che la qualità del sonno ridotta può precedere l’aumento del dolore e non solo esserne la conseguenza. Dunque, essere causa e conseguenza insieme.
Vediamo nel dettaglio le conclusioni cui è giunta la ricerca scientifica.
Ecco alcuni risultati significativi:
- le persone con fibromialgia riportano maggiore difficoltà ad addormentarsi, maggior tempo sveglie durante la notte, minore durata del sonno profondo e peggior efficienza del sonno; (fonte1)
- un’alta percentuale (oltre il 90 %) di soggetti con fibromialgia ha problemi dichiarati significativi legati al sonno; (fonte2)
- il sonno interrotto o non rigenerante può aggravare il dolore, peggiorare la stanchezza diurna e le funzioni fisiche e cognitive. Uno studio evidenzia che il sonno “cattivo” all’inizio predice un peggioramento del dolore dopo un anno; (fonte3)
I problemi del sonno nei pazienti con fibromialgia
Come riconoscere la Fibro-fogg nei soggetti affetti da questa patologia?
Ecco una mappa di dettagli più tecnici ed essenziali:
- riduzione dell’efficienza del sonno: ovvero proporzione di tempo a letto effettivamente dormito è ridotta.
- aumento del tempo dopo l’addormentamento (sleep onset latency) e maggiore frammentazione del sonno (risvegli frequenti).
- alterazione delle fasi del sonno: ad esempio, diminuzione del sonno profondo (fase N3) e aumento del sonno leggero (fase N1) rispetto ai controlli sani.
- sensazione soggettiva di risveglio non rigenerato, anche se alcuni studi oggettivi (fonte1) non rilevano grande sonnolenza diurna misurata. Ciò suggerisce un modello di “iper-arousal”, ovvero eccessiva attivazione notturna nei pazienti.
Fibromialgia e sonno: quali sono le implicazioni per la salute?
L’impatto di questo disturbo del sonno si rivela oltremodo significativo:
- maggiore dolore percepito: il sonno povero indebolisce i meccanismi endogeni di inibizione del dolore, predisponendo a iperalgesia; (fonte1)
- peggioramento della qualità di vita: minore attività fisica, maggiore fatica, peggior umore (ansia, depressione); (fonte2)
- possibile comparsa o peggioramento di comorbidità: la fatica cronica, il deterioramento cognitivo e il sonno disturbato aprono la strada a circoli viziosi di peggioramento;
- il dolore provoca disturbi del sonno, che a loro volta peggiorano la funzione fisica e l’umore, alimentando nuovamente il dolore in un circolo vizioso auto-rinforzante.

Fibromialgia: le strategie che aiutano a migliorare il sonno
La buona notizia è che ci sono evidenze che alcune strategie possono migliorare la qualità del sonno nei pazienti con fibromialgia. Tra queste:
- uno studio recente suggerisce che la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I) è una “promettente” modalità per migliorare la qualità del sonno in fibromialgia; (fonte1)
- una meta-analisi ha mostrato che i programmi di meditazione o esercizi meditatitvi (tai chi, yoga, qigong) avevano il più alto potenziale di migliorare il sonno nei pazienti con fibromialgia;(fonte2)
- l’esercizio fisico moderato (in particolare “meditative exercise”) mostra effetti positivi anche se modesti sulla qualità del sonno nei pazienti con fibromialgia; (fonte3)
- i trattamenti farmacologici specifici per il sonno in fibromialgia presentano prove più deboli e vanno valutati attentamente. (fonte4)
Quali suggerimenti pratici adottare?
Ecco alcune indicazioni che puoi considerare per migliorare la qualità del sonno, all’interno del contesto della fibromialgia:
- creare una routine regolare per il sonno: orari fissi per coricarsi e svegliarsi;
- ottimizzare l’ambiente: ambiente buio, silenzioso, temperatura adeguata;
- evitare stimoli forti prima di dormire (schermi, luci intense, caffeina nel pomeriggio);
- inserire attività fisica leggera nel corso della giornata (camminate, stretching, yoga) evitando sforzi intensi troppo vicino al momento di coricarsi;
- considerare pratiche rilassanti prima del sonno: meditazione, respirazione profonda, yoga dolce;
- discutere con il medico della possibilità di integrare la CBT-I o trattamenti specifici per l’insonnia se il sonno resta molto disturbato;
- mantenere un diario del sonno e del dolore: annotando orari, qualità del riposo, risvegli e correlare con dolore/fatica per capire pattern personali.
Migliorare la qualità del sonno non è solo “più ore di riposo”: è un elemento centrale per rompere il circolo vizioso dolore-insonnia-riduzione funzionale che peggiora la fibromialgia.
Migliorando il riposo si può alleviare il dolore, aumentare l’energia, migliorare l’umore e la capacità di far fronte alla malattia.
La fibromialgia è un disturbo complesso che si associa a complicanze ulteriori. Si tratta di una patologia che include affaticamento, problemi cognitivi e soprattutto un sonno non rigenerante, che ne amplifica l’impatto. Le evidenze indicano che chi ha la fibromialgia sperimenta un sonno caratterizzato da minor qualità, e maggiormente frammentato, con il risultato di una efficienza ridotta e risvegli frequenti.
Intervenire sulla qualità del sonno – attraverso routine, esercizio moderato, tecniche comportamentali, meditazione – diviene quindi una strategia essenziale, che non può essere considerata meramente accessoria, nella gestione della malattia.
Risulta evidente come rivolgersi a un professionista per valutare specifiche terapie per l’insonnia o supporti di tipo cognitivo-comportamentale possa fare la differenza.
E dunque cos’è il sonno nell’ambito di tale patologia? Senz’altro un alleato fondamentale allo sviluppo di una qualità di vita complessiva.
Articolo del 13-11-2025
